domenica 26 ottobre 2008

LETTERA A BALLARÒ: C'ERANO UNA VOLTA GLI APPELLI TRASVERSALI...

In vista della prossima trasmissione di Ballarò, abbiamo inviato questa lettera al curatore Giovanni Floris:

Caro dottor Floris,
durante la campagna elettorale il piccolo gruppo di cui faccio parte promosse l'appello Scuola: un partito trasversale del merito e della responsabilità, firmato da sedici noti commentatori e studiosi che negli ultimi anni si erano in vario modo pronunciati per una scuola più esigente e rigorosa. In ordine di adesione: Pirani, Belardelli, Ferroni, Galli Della Loggia, Israel, Russo, Givone, Veca, Vassalli, De Rienzo, Schiavone, Beccaria, Sartori, Bodei, Craveri, Allulli. Fu presentato a Roma al Liceo Visconti ed ebbe una buona eco sulla stampa. E il Ministro Gelmini, nella sua prima audizione alla Camera, addirittura lo lesse di fronte ai deputati e dichiarò di farlo proprio.
Ma ce ne furono anche altri; e tutti, con diversi accenti e orientamenti, auspicavano che sui problemi della scuola ci fosse confronto costruttivo sui contenuti e non uno scontro ideologico e viscerale. Sembrò che questa esigenza avesse conquistato un larghissimo consenso.

Oggi il livello del dibattito non potrebbe essere più lontano da quegli auspici: approssimazioni, errori, forzature da parte del governo; dall'altra semplificazioni demagogiche e incapacità di proporre alcunché di alternativo, con l'aggravante del silenzio sulla meritoria svolta del ministro Fioroni in direzione della scuola seria, che noi abbiamo sostenuto con convinzione (esami di maturità e di riparazione, revisione in senso rigorista dello statuto degli studenti, procedure più celeri per sanzionare gli insegnanti che hanno commesso reati), anche come manifestazione di un orientamento in senso realmente riformatore della sinistra che a noi pareva essenziale per la scuola italiana.

Ci auguriamo che questo punto di vista possa trovare spazio nella sua prossima trasmissione, andando al di là di questo dibattito così drogato dalle contrapposizioni ideologiche, che è diventato non solo dannoso e diseducativo, ma anche francamente insopportabile.

Cordialmente, Giorgio Ragazzini, docente di scuola media,
Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità

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"Un marziano che, giungendo in Italia, provasse a capire che cosa sta accadendo al nostro sistema universitario farebbe fatica a trovare risposte ragionevoli ad alcune semplici domande."
Così inizia l'articolo di Andrea Ichino sul Sole 24 Ore di ieri, molto utile anche ai terrestri per capire la logica dei famigerati tagli alla spesa universitaria, una logica incongrua e iniqua in quanto tratta allo stesso modo gli atenei ben gestiti e quelli portati allo sfascio da amministrazioni scriteriate e/o clientelari. Quanto a incongruenze però, secondo Ichino, la sinistra e il "movimento"non sono da meno e manca del tutto una qualsiasi proposta alternativa da parte del Ministro ombra Maria Pia Garavaglia.

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