venerdì 31 ottobre 2008

L'EX ANTIPSICHIATRA GIOVANNI JERVIS: NELLA SCUOLA HA VINTO IL "DISARMO ETICO"

Parlando di legge 180 nel suo nuovo libro firmato insieme a Gilberto Corbellini), Jervis spiega la crisi della scuola e va giù duro.
Dai giornali di ieri vale senz'altro la pena di recuperare l'argomentata analisi di Luca Ricolfi, intitolata I due patti scellerati: quello tra scuola e famiglia e quello tra studenti universitari e professori.

1 commento:

Papik.f ha detto...

I due patti scellerati di cui parla Ricolfi, tra scuola e famiglia e tra studenti e professori, si basano su un altro patto preliminare, ancor più scellerato, senza il quale essi non potrebbero esistere. Mi riferisco al patto tra società e giovani, per il quale la prima fornisce "mesata" e assistenza sanitaria purché i secondi si accontentino di collocarsi nel posto assegnato in base alle relazioni personali e familiari e di fare il minimo senza pensare di emergere o di affrontare su basi di merito un'attività che per diritto ereditario spetta ad altri. Quante volte, nella mia attività di docente, davanti ad alunni capaci e appassionati ho dovuto mordermi la lingua per non dir loro: "lascia perdere, non ti illudere, divertiti e pensa a prendere il pezzo di carta col minimo sforzo, tanto non potrai concludere niente a meno che non espatri"! (naturalmente non lo direi mai, anche perché non si tratta di una certezza; ma di un'elevata probabilità sì, purtroppo). Se adesso i nodi cominciano a venire al pettine, cioè se una società basata su simili concetti comincia a entare in crisi, forse alla fine potrà derivarne un bene; per ora, tuttavia, la precarizzazione non sembra sconfiggere il familismo, anzi aggravarlo.