giovedì 2 maggio 2013

PRIMI PASSI PER MARIA CHIARA CARROZZA

Concediamo senz’altro che sia presto per trinciare valutazioni sul Ministro Carrozza, che in partenza si intende probabilmente più di università che di scuola, come il suo predecessore. Facciamole anzi i nostri auguri di buon lavoro, mentre aspettiamo la tradizionale audizione inaugurale nelle Commissioni parlamentari e le nomine dei sottosegretari (sperando che almeno uno conosca le aule scolastiche). Accogliamo con soddisfazione  il suo “sì, ma...” sull’informatica nella didattica. Dobbiamo però notare che il canovaccio del suo programma (speriamo modificabile e interpretabile) ricalca quello del Pd firmato da Francesca Puglisi, di cui ci siamo occupati criticamente in una precedente nota. Infatti nellintervista rilasciata a “Huffington post”, si legge tra l’altro che “il tempo scuola è il miglior antidoto alla dispersione scolastica”, cioè più si sta a scuola, meglio è, secondo un’equivalenza tutt’altro che evidente fra quantità e qualità; che il biennio iniziale delle superiori deve essere unitario, benché le esperienze di maggiore differenziazione fin da dopo le medie si raccomandino per il successo contro la dispersione; e infine che è necessaria la trasformazione dei docenti in “facilitatori dell’apprendimento”  in modo da “catturare le teste veloci degli adolescenti”. Staremo a vedere. Per il momento limitiamoci a sperare che il nuovo ministro dimostri spirito antidogmatico, concretezza e apertura alle voci dell’esperienza sul campo; che valorizzi il merito e la responsabilità come pilastri indispensabili a una scuola che funzioni; e che non si faccia ingabbiare – come si augura Giorgio Israel in ampio intervento su “ilsussidiario.net” – “dal prepotere di una burocrazia e di una dirigenza che ha sempre detto, neanche sottovoce, ‘i ministri passano e noi restiamo’ ”. (GR)

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Uno dei precedenti sottosegretari è stato confermato e questa non è stat una scelta sbagliata. Tanto valeva però che rimanesse anche la brava Ugolini. Cù cù, Profumo non c'è più.

mario ha detto...

cambiare i dirigenti del miur ma non chi? Chi sarebbero i sostituti? chi ha preparato e selezionato una classe dirigente degna di questo nome? dove sono le generazioni di mezzo? dove sono quelli saliti agli altari senza santi in paradiso?
Siamo agli sgoccioli e Bologna insegna.

Papik.f ha detto...

L'intervista a Huffington Post è la cattiva notizia. Quella buona è che il ministro ha espresso apprezzamento per la lettera aperta del prof. Israel.

Livio ha detto...

Ma ci illudiamo ancora?
La Carrozza come Profumo.

Nella trasmissione di Fazio il caro Letta dichiara che se si toccherà ancora l'università e la ricerca si dimetterà.
Omette di dire che farà la stessa cosa anche nel caso di tagli alla scuola. Lapsus o mala fede politica?

Da questa classe politica degenerata mi aspetto solo ( in un modo o in un altro) l'eliminazione totale e tombale.

Non vogliono rinegoziare il debito e desiderano lasciare il fiscal compact così come è: ossia tagli per venti miliardi all'anno per venti anni.
In tal modo continueranno a demolire fino al collasso la scuola pubblica, la sanità, le pensioni, lasciando le scuole private opulente più che mai e allo stesso modo le assicurazioni private e i ricconi.

Addormentano l'opinione pubblica con bugie e appelli ipocriti alla calma, perchè hanno paura che la gente smetta con i suicidi e rivolgano la loro attenzione a loro.

Fiscal compact rifiutato dalla Germania e invece accettato dai politici-scendiletto nostri.
Letta è andato a fare il baciamano alla Merkel.

Che diavolo di auguri si può fare ad una Carrozza?

Anche lei si adagerà a far fare tagli alla scuola e a fare diminuire (in primis) un anno alle superiori e poi a portare a 36 ore l'orario di lavoro dei docenti italiani a parità di salario.
Aumenteranno i licenziamenti alla scuola e in ogni dove e si impoverirà la classe media, lasciando i soliti ad evadere e a scampare la galera per le loro tante malefatte e corruzioni.

AUGURI CARROZZA!

Giorgio Ragazzini ha detto...

Eviterei le condanne indiscriminate di tutta classe politica da oggi a ritroso fino all'Atene di Pericle. Quanto alla critica, consiglio di farlo in modo da essere credibili, cioè con qualche argomento e meno caricature. Se si è in grado di farlo, s'intende.

Livio ha detto...

IL RE è NUDO!

Livio ha detto...

Non vedo l'ora di scrivere su questo blog: VE L'AVEVO DETTO!


Tergestinus ha detto...

Che dire? Dopo aver letto certe cose auspico davvero che il ministro aumenti l'orario di lavoro settimanale dei docenti a 36 ore, così almeno chi sarà così tanto impegnato sul lavoro forse non avrà più né tempo né forze di venire su questo sito a scrivere sciocchezze.

V.P. ha detto...

Tergestinus ha detto... "Che dire? Dopo aver letto certe cose [quali?] auspico davvero che il ministro aumenti l'orario di lavoro settimanale dei docenti a 36 ore [follia pura], così almeno chi sarà così tanto impegnato sul lavoro forse non avrà più né tempo né forze di venire su questo sito a scrivere sciocchezze.[ci penserà Tergestinus]"
08 maggio 2013 16:41

Livio ha detto...

Che strano.
Le mie affermazioni che rispondono al vero, e che sono espresse in modo sarcastico, guarda caso sono considerate sciocchezze.
Non fanno comodo a chi vuole che tutto resti nell'ipocrisia e nella falsità evidentemente.
Piace che la scuola e tutta la società sia massacrata dal fiscal compact dei politici e banchieri europei e italiani.

Siamo arrivati alla frutta.

Si dice la verità e la verità è considerata sciocchezza.
Ma chi considera le mie affermazioni sciocchezze, dove vive? Perchè ha sprecato tanti anni della sua vita a studiare se non è capace di onestà mentale?

Il ministro Carrozza, nella migliore delle ipotesi che sia in buona fede, con questo bel quadretto attuale anche se avrà buone intenzioni non potrà far nulla e dovrà assistere al massacro della scuola pubblica.

Se il Ministro Carrozza ha lo stesso stile mentale e discorsivo del precedente allora essendo in mala fede propinerà false speranze e poi colpirà all'improvviso continuando con le bestialità organizzative che già conosciamo con Profumo e inventandosene altre aiutata dai funzionari del MIUR che sappiamo come sono campioni in tutto ciò (ossia in bestialità organizzative e PILLOLE DEL SAPERE che foraggiano i soliti noti ossia società private amici e parenti dei politici e dei funzionari e togliendo soldi alla struttura della scuola).

Continuo a dire che IL RE è NUDO e che per quanto si cerca con cortine fumogene di propinare bugie per effetturare in pace l'eutanasia della scuola e del welfare, il GIOCO è STATO SCOPERTO.

Non verrà più semplice attuare i programmi di delegittimazione dei docenti e di distruzione della scuola e si dovrà fare i conti (prima o poi) con gente sempre più incavolata e consapevole delle porcherie che politici e presunti uomini di cultura prezzolata vogliono attuare.

Ma a chi si vuole prendere più in giro?

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?,

Livio ha detto...

La vostra Ministra toscana Carrozza sarà realmente sincera e forte di fronte alle spinte per la demolizione della scuola pubblica?
Invertirà la tendenza perchè realmente convinta che solo la scuola pubblica organizzata in un certo modo garantisce l'uscita dalla crisi attuale ed è prevenzione di quelle future?
Realmente vuol dare fiducia ai ricercatori e motivazioni agli insegnanti?
Realmente vuol perseguire l'innovazione tramite la ricerca, la meritocrazia?
Bene. Se i suoi propositi oltre che sinceri saranno perseguiti con testardaggine e coraggio difendendo il settore istruzione, ricerca e università, allora avrà anche Livio il professore di scuola media come suo soldato.
Attualmente Livio come altri e altre starà ad aspettare e guardare, ma non con le mani in mano.

Papik.f ha detto...

Segnalo intanto che sul "Sussidiario" la discussione è continuata, con una risposta del dott. Sestito e la controrisposta del prof. Israel. Mi sembra che quanto emerso possa essere di molto utile riflessione per chi, in precedenti thread, parlava di "caccia agli spettri" a proposito dell'opposizione all'Invalsi.
In particolare trovo pienamente condivisibile la seguente affermazione del prof. Israel: "è l'ergersi a centro dispensatore di precetti apodittici che riguardano nientemeno che i pilastri dei processi di conoscenza, che rende francamente insopportabile l'agire dell'Invalsi per chiunque creda ancora nell'autonomia intellettuale e nella libertà di pensiero (e, di conseguenza, nella libertà d'insegnamento)".
Lo condivido tanto che il 16 prevedo di partecipare allo sciopero, cosa che non faccio da lustri e che non ho mai fatto, prima, seguendo un'iniziativa dei Cobas.

V.P. ha detto...

sempre dall'articolo di Giorgio Israel segnalo:

«La domanda è semplice: “qual è l’unità di misura in gioco?” (nella fattispecie l’unità di misura delle competenze). Evidentemente non esiste. Persino von Neumann che si spinse a introdurre l’idea di “utile” come unità di misura dell’utilità fece macchina indietro dichiarando che l’inconfrontabilità delle “misure” ottenute per soggetti diversi rende impossibile parlare di “misurazione”. So bene che esiste una letteratura pseudo-scientifica che tenta di avallare l’idea che si possa “misurare”, dichiarando “superato” il problema dell’unità di misura. Ma è opportuno parlare di cose serie e seriamente. Difatti, quando ho posto questo problema non ho mai avuto risposta salvo due volte: la prima affermando che l’unità di misura delle competenze sarebbero i test; l’altra quando si è obiettato che anche quando si attribuisce un voto si “misura”.»

in altre parole le "misure" dell'Invalsi sono un'impostura, mancano di fondamenta e altro ancora.

Livio ha detto...

L'impostura dell'INVALSI si configura all'interno della distruzione della scuola pubblica da parte del neoliberismo.

A tal proposito è utile leggere nel link che vi proporrò, cosa ne pensa Noam Chomsky a proposito delle varie "innovazioni" proposte per l scuola pubblica (direi dall'INVALSI al e-book)

Obiettivo del potere, afferma, è il controllo delle coscienze. Semmai, conclude: "è sulla chiusura delle scuole pubbliche, sulla sistematica distruzione dell'istruzione da parte del neoliberismo che bisognerebbe concentrare l’attenzione" .

http://www.orizzontescuola.it/noam-chomsky-e-book-guardiamo-piuttosto-alla-distruzione-dellistruzione-parte-del-neoliberismo

Alessandro Marinelli ha detto...

Al neoliberismo vengono imputate tantissime cose, ma che la distruzione della scuola pubblica (in Italia...) sia colpa del neoliberismo è francamente troppo. Noam Chomsky, che in uno dei suoi libri è arrivato a definire «incredibilmente stupido» il libro "La chiusura della mente americana" di Allan Bloom, ogni tanto potrebbe dare un occhiata critica pure alla sua parte politica.

Livio ha detto...

No Alessandro.
Attribuire al liberismo la colpa della distruzione della scuola pubblica non è troppo.
Anzi, bisogna ricordare di attribuirgli la responsabilità di voler distruggere l'intero welfare.
Il neoliberismo se ne frega della persona, l'unico valore assoluto è il denaro e il potere.
E per questi due sacrifica la qualunque.
Chi è un neoliberista è solo un essere orribile, un mostro che può camuffarsi in un liberatore e un benefattore, ma i cui risultati sono la fame, la morte dei più, la giustificazione delle dittature e della privazione della SOVRANITA' NAZIONALE, la giustificazione delle guerre e della povertà.
Monti è un esempio di personaggio neoliberista di cui non si accorge neanche e si sono visti i suoi provvedimenti ed effetti per fortuna solo per breve tempo.
Altri liberisti sono quelli del pdl e purtroppo tale male serpeggia anche fra il pd.
Gli unici realmente esclusi sono quelli del Movimento cinque stelle, per questo sono odiati e cercano di delegittimarli in tutti i modi.

Papik.f ha detto...

Mia modesta convinzione, per quel che vale, è che non esistano esseri orribili ma solo comportamenti orribili. E uno di questi è il definire "essere orribile" chi ha convinzioni politiche diverse dalle proprie.
Con tutta la mia avversione al governo Monti.

Alessandro Marinelli ha detto...

Egr. Livio,
sono spiacente, ma non ho alcuna intenzione di prendere parte ad una discussione ( dopo un solo post...) se così disinvoltamente si fa ricorso alle categorie del «mostro» e dell' «essere orribile». Lei aveva sollevato un tema (neoliberismo&scuola, diciamo così), io le ho risposto NEL MERITO e lei attacca subito con un preambolo da dissertazione sui massimi sistemi, coinvolgendo fame nel mondo, dittature, guerre e chi più ne ha più ne metta, tutto nel tutto. Ha proprio ragione chi dice che in Italia si parla tanto (tantissimo...) di dialogo ma in realtà non ci sono i prerequisiti per la più elementare discussione. Nella fattispecie, non si riesce (e non si VUOLE) entrare concretamente nel merito delle questioni senza estremizzazioni o scomuniche. Nessun confronto ponderato, dati alla mano, questione specifica dopo questione specifica; solo il muro contro muro, lo scontro al vertice tra il Bene e il Male. E questo in ogni ambito, che si parli di evasione fiscale o di quote latte, di politica estera o di liberalizzazioni dei taxi. Voglio comunque tentare un' ultima volta e argomentare un pò più a fondo la mia precedente risposta. Forse si potrebbe discutere (ammesso di averne la competenza) sul se e in che misura certe scuole di pensiero liberista abbiano influito sui sistemi scolastici di paesi come gli USA (basti pensare all' epoca Reagan) o la Gran Bretagna post-Thatcheriana. E lì certamente si può anche aderire al punto di vista di Chomsky e imputare al neoliberismo il declino della scuola. Ma sarebbe assurdo, ritengo, non tenere in alcuna considerazione anche le opinioni di gente come Allan Bloom, che in quel bestseller analizza molto approfonditamente il come e il perché (secondo lui) la scuola americana in primis, ma occidentale in generale, siano cambiate tanto in questi ultimi decenni. E Bloom ritiene che occorra piuttosto guardare alla funesta orgia ideologica degli anni '60/'70, altro che neoliberismo! Ma comunque la si pensi, io vorrei sapere da Lei cosa c'entra tutto ciò con il caso italiano. La prego di spiegarmi quando mai abbiamo visto il liberismo in Italia, quali scuole di pensiero neliberiste siano state influenti in italia negli ultimi decenni, quali personalità di quei think tanks abbiano mai fatto parte di governi, guidato ministeri o influito in qualche modo sul funzionamento dello stato. Quali convinti sostenitori di quei paradigmi abbiano mai fatto parte non dico della DC, del PCI, del PSI ecc., ma anche solo del PD o del PDL. Che poi quest' ultimo sia un partito di liberisti, ci possono credere solo i sostenitori dello stato etico hegeliano. Basta leggere gli articoli o guardare gli interventi tv di Oscar Giannino e Michele Boldrin per rendersi conto di quanto Berlusconi sia stato ritenuto liberista da gente che si rifà alla scuola di Chicago. Ma di che cosa stiamo parlando?

Livio ha detto...

Egr. Alessandro Marinelli, ho letto proprio ora il suo post e le prometto di risponderle in maniera argomentata il più presto possibile, in quanto per adesso ne sono impossibilitato.
Sì è vero che oramai è difficile discutere perchè spesso si cade nell'errore di "estremizzarsi".
Ma fra persone di buon senso questo lo si può capire e, di conseguenza, si può tornare indietro nei passi andare a moderare ogni discorso senza farsi prendere da emozioni e da "scomuniche", e spiegare passo passo le proprie idee e anche cercare di capire insieme le posizioni paradossali di certe ideologie passate e presenti e di certi uomini politici.
A presto (max uno o due giorni)!