martedì 21 maggio 2013

DUEMILASEICENTO STUDENTI SULLE NAVI DELLA LEGALITÀ: QUANTI DI LORO COPIERANNO ALL'ESAME?

Ripartono anche quest’anno le navi della legalità. Non è che non si  apprezzino le buone intenzioni, ma la vera educazione civica non passa né da queste megagite, né dai cortei di “Libera”, né dagli innumerevoli e multiformi progetti inseriti nei Pof. La psicologia dello sviluppo ci assicura che le regole – cioè il principio di realtà, cioè i limiti, cioè i diritti con i doveri – si imparano gradatamente e con l’allenamento costante fin dai primi mesi e che i discorsi contraddetti dai fatti, le trasgressioni senza conseguenze e la grammatica del vivere senza la pratica non servono a molto. Speriamo quindi che Maria Chiara Carrozza, che si imbarca anche lei con destinazione Palermo, prenda l’iniziativa più utile in questo momento per la formazione degli studenti: quella di rispondere positivamente alle proposte dell’Associazione Nazionale Presidi per garantire la correttezza degli esami, altrimenti destinati a trasformarsi, anche per i reduci dalla crociera legalitaria, in un istruttivo stage sull’imbroglio impunito. (GR)

2 commenti:

UR ha detto...

Il ritorno dal pellegrinaggio era una festa. Scarrozzavamo da un campo all'altro, purificati, mondati dalla lunga penitenza fatta di ore di cammino e sudore. Prendevamo là una ciocca d'uva, qua una mela ancora verde che il contadino avrebbe dato volentieri ai suoi bambini. Ma eravamo mondi e cantavamo pieni di felicità e leggerezza dimentichi delle promesse fatte sotto la croce.
da Alfonso Bacci: Racconti e novelle

GR ha detto...

Ottimo. Come i ragazzi festosamente esodanti a decine per volta da un recente corteo nazionale antimafia appena iniziato (si svolgeva a Firenze).