Il “Corriere
Fiorentino” di oggi 4 aprile pubblica una lettera della deputata leghista Elena
Centemero. Riferendosi a recenti interventi di Valerio Vagnoli sullo stesso
giornale poi postati sul nostro blog (29 marzo e 1° aprile), afferma che “non sono accettabili
articoli che discreditano la scuola o i docenti o i dirigenti”.
Pubblichiamo la
lettera e la breve risposta di Valerio Vagnoli, insieme a una sintesi del
nostro comunicato di giovedì scorso che si legge sulla stessa pagina del
“Corriere Fiorentino”.
Caro direttore, nel momento di incertezza che stiamo
vivendo a causa del Covid-19, la scuola sembra essere ancora uno dei pochi
punti di riferimento per ragazzi e famiglie. E lo fa da sola, affrontando la
sfida e le difficoltà della didattica a distanza, grazie all’impegno e alla
dedizione di insegnanti, dirigenti e personale amministrativo. Una comunità
che, dal 24 Febbraio, ha saputo essere presente per i suoi studenti e per le
sue studentesse, ha cercato di affrontare le mancanze della didattica a distanza,
dalla scarsa connettività (non certo dovuta ai docenti o ai dirigenti) ai pochi
device presenti o assenti nelle famiglie. La scuola è abituata a cambiamenti
spesso repentini: dovuti all’evolvere della tecnologia, al modificarsi delle
caratteristiche e degli interessi dei ragazzi, alla sempre diversa composizione
etnica, sociale e culturale del territorio, ma anche in funzione delle
richieste del mondo del lavoro. Anche in questa emergenza la scuola ha risposto
alla richiesta di cambiare: gli insegnati si sono inventati una didattica
nuova, hanno creato materiali, utilizzato una pluralità di strumenti, filmati
in italiano e in lingua, link di internet, viaggi virtuali. Utilizzando, come
nel caso della mia scuola, il Debate a distanza e visitando virtualmente i
luoghi de I Cento passi, dei giudici Falcone e Borsellino, incontrando le
realtà antimafia e i familiari di vittime di mafia, come doveva essere nel loro
viaggio di istruzione di marzo. Per questo non sono accettabili articoli che
discreditano la scuola o i docenti o i dirigenti. Certo ci sono alcune
situazioni anomale e poco etiche, che è compito del ministero affrontare con
severità. E ancora da soli, i dirigenti e i docenti stanno affrontando il
problema della valutazione. Non per sbandierare il no al «6 politico» (non ci
sarà), ma per ripensare agli obiettivi didattici in termini di contenuti e
competenze e, in questo contesto, per valorizzare il processo formativo. Si
dice che gli studenti abbiano acquisito meno conoscenze, che questo sia un anno
«perso». Non è così: gli studenti stanno acquisendo le conoscenze
indispensabili e le competenze essenziali, ma soprattutto sono più maturi e
stanno imparando difficoltà, sacrifici e solidarietà tra di loro. E la scuola
ha iniziato un percorso di forte innovazione da cui non si potrà tornare
indietro. Mentre infermieri e medici, postini e magazzinieri, nel loro
anonimato fanno la loro, onerosissima, parte, anche gli insegnanti, i dirigenti
e il personale amministrativo stanno facendo la loro parte. La scuola sta
facendo crescere nei giovani l’onestà, di cui questo Paese ha così tanto
bisogno. Elena
Centemero
* * *
Sarebbe stato davvero opportuno che l’onorevole
Centemero avesse citato un solo rigo dei nostri due articoli in cui si
«discreditano la scuola o i docenti o i dirigenti». Anzi, direi proprio il
contrario: si riconosce a coloro che si sono impegnati il grande merito di non
aver accolto l’invito dei sindacati impegnandosi invece «allo spasimo per non
far mancare ai loro allievi il rapporto con la scuola». Siamo inoltre meno
certi di Lei che «la quasi totalità dei docenti e delle scuole» sia stata messa
in condizione di farlo, per assicurare attività didattiche a distanza. In
attesa che il ministero sia in grado di fornirci dati certi, non ci resta che
prendere atto di quelli che ci fornisce Save the children: il 50% dei ragazzi
da loro seguiti nei progetti contro la dispersione scolastica non ha a
disposizione pc, tablet e internet per le lezioni on line. Nemmeno per loro dei
corsi estivi?
Valerio Vagnoli
«Ministro eviti ogni forma di sanatoria»
«Una
cosa è semplificare, un’altra eliminare qualsiasi tipo di verifica dello
studente». I docenti del Gruppo di Firenze commentano così le anticipazioni sul
decreto che sta preparando la ministra Azzolina in merito agli scrutini e agli
esami. «La ministra si è più volte detta contraria al “6” politico ma ora non
sembra in questa direzione», continuano. Tra i motivi di dissenso la
possibilità che l’alunno debba «recuperare debiti durante l’anno successivo, ma
con questo rinvio si ottiene poco o nulla». Pertanto, concludono i docenti
fiorentini va «evitata qualsiasi forma di sanatoria».
1 commento:
Sono Peter di Milano... Alcuni dicono che l'incantesimo d'amore non funziona, ma ho visto che l'incantesimo d'amore funziona tutto a causa del dottor ADELEKE il miglior lanciatore che ha lanciato un incantesimo per me e ha riportato mio marito a me e ora stiamo vivendo come una famiglia tutto grazie al dottor ADELEKE. È possibile contattarlo su WhatsApp: +27740386124 o inviarlo via e-mail: ( aoba5019@gmail.com )
Posta un commento