mercoledì 8 ottobre 2008

DEMERITO E IRRESPONSABILITÀ - Il caso dell'Einstein di Milano

Un'altra tappa della deprimente epopea della "privacy" in Italia, quella che annovera tra l'altro la cancellazione dei voti dai tabelloni dei risultati di fine anno. La cosiddetta protezione dei dati sensibili imporrebbe ai Presidi di chiedere ai maggiorenni se consentono alla scuola di informare la famiglia dei risultati e delle assenze. Il decreto è il 196 del 2003, ma, secondo una preside citata nell'articolo del "Corriere" sul Liceo Einstein di Milano, un'altra norma prevede che i genitori hanno il diritto di essere informati dalla scuola sui figli ancora a loro carico. Che sarebbe norma di palmare buon senso; ma è diffusa la convinzione che l'assenza di controlli faccia crescere. Lo psicologo Scaparro plaude infatti alla riservatezza in nome della responsabilizzazione dei giovani. È vero esattamente il contrario: in questo modo si coltiva proprio l'irresponsabilità verso la famiglia e si occulta all'occorrenza il demerito, che si tratti di profitto scolastico, di comportamenti scorretti o di assenze dalle lezioni. In poche parole, diritti senza doveri.
Sull'autogiustificazione delle assenze, ecco quello che quattro mesi fa scrivevamo tra l'altro alla neo-ministra Gelmini:

"Giustificazioni dei maggiorenni.
Succede in non pochi istituti che gli studenti che hanno compiuto diciotto anni entrano ed escono (magari in occasione di un compito) a loro piacimento, approfittando della facoltà di giustificare le proprie assenze. A noi sembra evidente che, almeno fino a quando i figli vivono in famiglia a carico dei genitori, a questi ultimi debba essere riconosciuto il diritto-dovere di vigilare anche sulla frequenza dei figli a scuola. Bisogna quindi estendere anche ai maggiorenni l'obbligo di firma o almeno di controfirma del padre o della madre sulle giustificazioni delle assenze".

Leggi l'articolo sul "Corriere".

Da segnalare che anche Sergio Romano, nella sua rubrica, si schiera tra chi denuncia i guasti (insieme ai meriti) del Sessantotto.

(GR)

2 commenti:

argo50 ha detto...

Il problema è vecchio, per creare il famoso diplomificio si doveva allentare la "morsa" delle regole, dei giudizi, dei voti. Falsamente si voleva responsabilizzare i giovani, che non avendo alle spalle una famiglia capace di educarli, sono sfociati nell'anarchia, è continuata la politiva del vietato vietare. Tutti si strappano le vesti da sinistra (i maggiori colpevoli che non vogliono riconoscere i loro errori) a destra ma nessuno fino ad ora aveva avuto il coraggio di andare avanti con le RIFORME, ben vengano.

argo50 ha detto...

Collegatevi con: forum insegnanti.it, ne leggerete delle belle. Ho risposto già tre volte a ultimi tre articoli, ma non si degnano di rispondere.