Meglio non prendere per oro colato le anticipazioni
giornalistiche, d’accordo; e specialmente in questo periodo di provvedimenti
modificati più e più volte fino a un minuto dal varo. Ma l'articolo di Corrado Zunino sulla riapertura delle scuole (“La
Repubblica” di oggi) fa decisamente drizzare le orecchie. Sembra proprio che si
voglia approfittare dell’emergenza per immettere nella scuola “rivoluzioni” che
c’entrano con la sicurezza come il cavolo a merenda. Lo fa presagire già
l’incipit: “Sarà una scuola nuova” (assicura Lucia Azzolina); “si
potrà gradualmente approdare a un insieme di esperienze che spingerà in avanti
la didattica del sistema scolastico”; “Il
rinnovamento dell’urbanistica interna [sic] è finalizzato a una rivoluzione delle classi: non solo dovranno essere
spezzate in due per garantire le distanze, ma potranno essere mischiate [?]
per consentire lezioni diversificate”;
“questo comporterà un utilizzo più ricco [sic]
di docenti abituati alla lezione
frontale”; e l’utilizzo più ricco
a sua volta “si trasformerà, giocoforza,
in un ampliamento del monte orario (oggi a 18 ore per le superiori) che andrà
pagato meglio”.
La pandemia dunque non aiuta solo gli autocrati, come scrive oggi Ezio
Mauro sullo stesso giornale, ma anche i sostenitori delle ricorrenti (pseudo)
rivoluzioni didattiche”. Per valutarne la sensatezza, basta pensare proprio
alla risibile guerra alla “lezione frontale”. Il buon senso dovrebbe suggerire che,
se è importante un arricchimento del bagaglio metodologico dei docenti anche
tramite lo scambio di esperienze tra pari, l’imposizione dall’alto di ricette
didattiche è destinata a produrre soltanto disorientamento e demotivazione in
chi la subisce. Si pensi piuttosto per il futuro a una selezione molto più
rigorosa dei nuovi insegnanti, perché è la loro qualità che può fare davvero la
differenza.
Infine: la necessità di dividere le classi servirà a realizzare il più volte
minacciato “ampliamento del monte orario” di cattedra, non provvisoriamente –
come sarebbe entro certi limiti comprensibile – ma in modo permanente?
Giorgio Ragazzini
2 commenti:
Gli ipocriti della "Repubblica" ignorano l'articolo 33 della costituzione repubblicana, ma si consolano pensando che il fascista sia Orban.
Sono Peter di Milano... Alcuni dicono che l'incantesimo d'amore non funziona, ma ho visto che l'incantesimo d'amore funziona tutto a causa del dottor ADELEKE il miglior lanciatore che ha lanciato un incantesimo per me e ha riportato mio marito a me e ora stiamo vivendo come una famiglia tutto grazie al dottor ADELEKE. È possibile contattarlo su WhatsApp: +27740386124 o inviarlo via e-mail: ( aoba5019@gmail.com )
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